APPALTI | Parere ANAC su RUP e Responsabile Lavori
Negli appalti pubblici il responsabile dei lavori è il Responsabile del procedimento (RUP), e non l'Appaltatore. A chiarirlo il parere dell’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) in riferimento ad una istanza Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) relativa ad una gara del Comune di Vercelli per lavori di restauro conservativo finalizzati alla messa in sicurezza della cortina esterna della Torre Civica. L’Anac, con parere 223/2015, ha rilevato che nel settore dei contratti pubblici, disciplinato dal Dlgs 163/2006 e dal DPR 207/2010, la normativa di riferimento è chiara nel disporre che il responsabile del procedimento (Rup) assume il ruolo di responsabile dei lavori, ai fini del rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
SENTENZA CASSAZIONE SU CADUTA MORTALE E RESPONSABILITA'
La Cassazione penale ha emanato la sentenza su caduta mortale e responsabilità del datore di lavoro e dell'ente in assenza di MOG. La responsabilità dell'ente per i reati di omicidio colposo o lesioni... colpose, con violazione della normativa in materia di sicurezza o igiene del lavoro, potrà essere esclusa soltanto dimostrando l'adozione ed efficace attuazione di modelli organizzativi e l'attribuzione ad un organismo autonomo del potere di vigilanza sul funzionamento, l'aggiornamento e l'osservanza dei modelli adottati.
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ANTINCENDIO | Regola tecnica deposito gas naturale e biogas
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 35 del 12 febbraio 2016, è stato pubblicato il decreto 3 febbraio 2016 del Ministero dell'Interno, con il quale è approvata la regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio dei depos...iti di gas naturale con densita' non superiore a 0,8 e dei depositi di biogas, anche se di densita' superiore a 0,8. In allegato la corposa "Regola Tecnica".
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BISFENOLO | In GUCE valori limite presenza nei giocattoli
La Direttiva (UE) n. 898 della Commissione del 24 maggio 2017, è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 2a Serie Speciale Unione Europea n. 57 del 24/07/2017. Adozione di valori limite specifici per i prodotti chimici utilizzati nei giocattoli relativamente... al bisfenolo A. La nuova direttiva modifica, per quanto riguarda il bisfenolo A, l'allegato II, appendice C, della direttiva 2009/48/CE del Parlamento europeo e del Consiglio sulla sicurezza dei giocattoli, allo scopo di adottare valori limite specifici per i prodotti chimici utilizzati nei giocattoli.
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ANTINCENDIO | Decreto Ministeriale adeguamento scuole
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministero dell’Interno del 12 maggio 2016: "Prescrizioni per l’attuazione, con scadenze differenziate, delle vigenti normative in materia di prevenzione degli incendi per l’edi...lizia scolastica". Il decreto in vigore dal 26/05/2016, riporta scadenze per l’attuazione delle disposizioni del decreto 26 agosto 1992 su edifici scolastici adibiti o esistenti in date differenti e che non abbiano ancora provveduto ad adeguarsi.
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FRIULI VG | Abilitazione personale addetto impianti fune
Decreto del Presidente del Friuli Venezia Giulia N°0241 del 17/11/2015. Regolamento di esecuzione concernente le modalità di abilitazione del personale degli impianti a fune in servizio pubblico, di cui all’articolo 20 della legge regionale 24 marzo 1981, n.... 15 (Disciplina degli impianti a fune in servizio pubblico per il trasporto di persone e delle piste da sci). B.U. R. Friuli Venezia Giulia Ord. 25/11/2015, n. 47.
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INAIL | Linee indirizzo su malattie di origine professionale
Pubblicate dal Consiglio di Vigilanza dell'INAIL le "Linee d'indirizzo in merito alle malattie di origine professionale". La commissione interna di studio dell'Ente assicurativo ha delineato sette linee di indirizzo che permetteranno di... rivedere e riorganizzare l’attività connessa alla valutazione delle richieste di prestazioni a favore dei tecnopatici. Utilizzando la classificazione delle domande per il riconoscimento delle prestazioni per malattie di sospetta origine professionale, il documento evidenzia che vanno fortemente differenziate le azioni di prevenzione sanitaria relative alle: 1) patologie a breve latenza, rispetto alle quali il nesso con la lavorazione che può aver generato il danno è più facilmente identificabile e quindi anche i percorsi prevenzionali - da adottare, incentivare e sostenere - risultano di più facile individuazione; 2) patologie a lunga latenza, rispetto alle quali i mutamenti del mercato del lavoro rendono e renderanno sempre meno automatica l’identificazione dell’attività lavorativa, causa della malattia di presunta origine professionale;